mercoledì 14 gennaio 2009

WILLCLOWN PESCARA (13-14 dicembre 2008):dedicato a voi!!

Questi 2 giorni sono stati unici per non dire indimenticabili.
Quello che ho visto, ma ancor di più quello che ho sentito e percepito fà di voi, di ognuno di voi, un piccolo grande eroe, perché non tutti decidono di approcciarsi, anche solo per curiosità, ad un corso simile.
Per cui vi ritengo TUTTI speciali.
Ma questo nostro “essere speciale” di ognuno di noi si è manifestato (o semplicemente percepito) grazie a coloro che credono all’amore e nell’amore.
Per cui un Grazie speciale a coloro che hanno dato vita a questo corso davvero speciale.
Io so di cosa parlate e dove “volete arrivare”, so le “vostre intenzioni”, so che dentro di voi esiste umiltà, semplicità, verità.
Ma non è solo questo quello che vi appartiene,voi avete ancora di più. Avete il desiderio dell’andare incontro alle persone, di aprire le braccia a tutti e donare “sorrisi” a tutti, non sorrisi convenzionali; no, voi volete far ridere e sorridere l’anima.
E per fare questo andate alla ricerca “dell’Io” di ognuno, compito difficilissimo.
Prima di “imbattermi” in questo corso, ero in “crisi” perché avevo perso me stessa, come la maggior parte di noi, non riuscivo più ad esprimermi, ad esprimere quello che mi caratterizzava:
il mio modo di vestire,
di pensare,
di ridere,
di piangere,
il mio modo di aiutare,
di arrabbiarmi,
di esprimere,
di amare,……
Non riuscivo più ad “accettarmi” perché più nessuno mi accettava per quello che ero, tutti avevano da ridire su tutto. Dal vestirmi, al mio modo di esprimere, al mio modo di vivere o di non vivere le “cose materiali”, al mio modo ingenuo di affrontare la vita.
Poi, per motivi più grandi di me, la Solitudine, tanta solitudine.
E quindi la ricerca del mio “Io”.
Un “Io” fatto di Ingenuità,
Semplicità,
Sincerità
Un “Io” fatto di Amore, però soffocato, represso, urlante, pieno di frustrazioni.
Un Amore rinchiuso, criticato, deriso.
Un Amore che palpita, piange, strilla perché aspetta di uscire per poter gridare al mondo intero:
“Sono qui, Venite, qui c’è Amore per tutti, Non Abbiate Paura!”
…Paura…questa maledetta “Paura”…
Come si fa ad avere paura dell’Amore? Quell’Amore che è il motore della vita?
Perché, forse, in realtà non è dell’Amore che si ha paura, ma dell’essere giudicati su come amiamo, chi amiamo, quanto amiamo.
O perché, forse, credevamo di amare o di essere amati, e quell’amore ci ha delusi, feriti, danneggiati profondamente.
Ma l’Amore fa Bene o fa Male?
Dipende da cosa ci aspettiamo dall’Amore. E comunque chi Ama soffre….Soffre se l’altro è triste, soffre se l’altro fa scelte sbagliate, soffre se si litiga, soffre se non può essere d’aiuto.
Ma chi Ama vuole il “Bene” (dell’Anima), per cui significa anche dover accettare ciò che all’altro fa stare bene, anche con sofferenza. A volte l’Amore ci fa fare cose contro la nostra volontà, a volte, per amore, bisogna saper rinunciare alla persona che amiamo.
Ma, paradossalmente, dietro la Sofferenza c’è la Felicità..regalata, donata, rubata..una felicità Vera.
A volte, per amare, bisogna rinunciare a tutto per poter donare tutto di se stessi.
Quindi credo che la nostra capacità di amare dipende dalla nostra capacità di donare. Più siamo “Liberi” e più siamo in grado di donare e quindi di Amare. Ma donare cosa?…
…Il Sorriso dell’Anima.
Tutto questo è un po’ il riassunto del mio percorso interiore, non solo è solo una parte, ma è solo l’Inizio.
Per me Amare significa donare, ma anche rinunciare, come anche servire, ma anche perdonare e dimenticare.
Tutto un percorso interiore per ricordare chi sono, da dove vengo.
Dove sto andando??
Dove mi porta il cuore, l’Amore, la semplicità.
Mi sento un po’ Paulo Coelho nei suoi viaggi per trovare se stesso, per trovare il suo “Zahir”.
Il mio è così vicino da farmi sentire la sua presenza, ma così lontano da costringermi a fare un lungo viaggio tortuoso con me stessa. E mi ritengo fortuna perché nonostante i sacrifici, le sofferenze, i dolori risvegliati e quelli appena subiti, questo mio viaggio con la mia interiorità mi porta a conoscere persone Vere, persone che meritano.
Indipendentemente dal nostro destino, se “lavoreremo” insieme o se, invece, c’incontreremo per caso o volutamente, voglio ringraziare voi del corso perché state facendo qualcosa di davvero molto grande e molto bello, perché date Fiducia, Speranza, Gioia, Luce, Verità, Amore non solo ai “malati” ma anche ai “finti” sani. I Vostri sono sani principi e sani propositi e vi auguro tutto il Bene di questo mondo e tanta Felicità.
Mentre a tutti gli altri che, come me, partecipano al corso voglio augurare di riuscire ad abbandonare il prima possibile tutto quello che vi logora l’Anima e di andare alla ricerca di voi stessi lasciando perdere i giudizi e i pregiudizi dei cari, degli amici, dei conoscenti. Ma fatelo con garbo e rispettando gli altri ma soprattutto Voi stessi, i vostri limiti oggettivi e soggettivi.
La strada non è semplice, anzi….è quella più dolorosa…ma dietro il dolore c’è l’Amore…..(per poterlo conoscere davvero, devi imparare ad apprezzarlo, altrimenti perde di pienezza e di significato).
Ricordatevi che è…….dando che si riceve,
dimenticandosi che
si trova comprensione,
perdonando
che si è perdonati…….

Grazie, perché mi avete permesso di essere me stessa…grazie a tutti!

Isabeau

3 commenti:

  1. mamma mia Stefanie...c'è una frase in particolare ke mi ha fatto ritornare, anzi mi ha letteralmente catapultato, al momento preciso in cui hai letto la lettera quella sera...mi sn ricordata come mi sentivo...una miriade di sentimenti ke si intrecciavano tra loro, a cui nn sapevo dare una spiegazione...nn mi riconoscevo più...avevo paura, ma nn paura degli "altri" e del loro giudizio... era una paura diversa...paura di "me stessa", di quello ke ero stata capace di fare quella sera e di quello ke avrei potuto fare se venivo presa...dovevo mettere in discussione tutto quello ke avevo fatto in 20 anni o poco più della mia vita...
    Poi mi sono guardata dietro...e mi sn accorta ke in realtà nn avevo fatto un cavolo...o meglio, nn avevo fatto NIENTE ke poteva veramente interessarmi...così ho deciso di cogliere al volo questa FORTUNA ke mi si è presentata...ma senza aspettative, senza proggettare un bel niente... di vivermela così, giorno x giorno, accentando le critiche degli altri...ma senza subirle...e ogni tanto fregandomene pure!!!
    TI VOGLIO TROPPISSIMO BENE... chiara

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  2. Anonimo2/02/2009

    amica mia...!!!!
    condivido pienamente le tue emozioni, i tuoi pensieri.Dobbiamo fare tesoro di quei 2 giorni...dobbiamo portarli sempre con noi in modo da ricordarci sempre chi siamo.Ma non dobbiamo viverli con nostalgia,anzi devono spronarci quotidianamente affinchè ogni giorno sia per noi un giorno significativo e degno di essere vissuto pienamente.E poi adesso abbiamo la possibilità di realizzare questo nostro sogno ...quello di riscoprirci e di migliorarci per far sì che il nostro "io",venuto fuori durante lo stages,alberga in noi per nutrire la nostra anima e per donare amore.Credo che quando saremo clown-dottori in corsia,nonostante l'immenso dolore che troveremo,sarà per noi "facile" farlo perchè questo è il senso delvolontariato.Quello però che dobbiamo far crescere in noi è la solidarietà quotidiana,partendo dalla nostra famiglia...perchè in fondo will-clown è un modo di essere e di agire.per cui hai ragione tu,prendiamoci anche le critiche degli altri e nello stesso tempo freghiamocene..noi sappiamo chi siamo e qual'è il nostro percorso per arrivarci...l'importante è che lo facciamo sempre con coscienza ed umiltà...
    cara anch'io ti voglio troppissimo bene..quando vuoi ci sono.un abbraccio

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  3. E tutto ebbe inizio lì....

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